Casa Giovanni Bovio, progetto “Luoghi Comuni”: Articolo97 chiede la revoca degli atti

23/07/2025

 

La delibera della giunta comunale di Trani n.40 del 28.03.2023 ha candidato la “Casa natale di Giovanni Bovio” all’iniziativa della Regione Puglia “Luoghi Comuni”, con la solita manfrina di creare spazi di aggregazione sociale.
Tale indirizzo era stato espresso dal Sindaco, Avv. Amedeo Bottaro, in data 20.02.2023, di cui chiederemo l’accesso agli atti per verificarne il contenuto.
Una scelta politica che riteniamo, quanto meno, discutibile per tre ordini di motivi.

Uno, la delibera di giunta è uno schiaffo alla storia ed alla cultura della città di Trani poiché appare inopportuno destinare a scopi diversi un immobile di interesse storico-culturale che poteva, anzi doveva, costituire uno spazio museale dedicato all’illustre personaggio ed alla storia locale degli anni del Risorgimento.

Due, sussiste un impedimento di carattere tecnico-amministrativo poiché il Comune di Trani aveva partecipato all’Avviso per manifestazione di interesse della Regione Puglia rivolto a creare spazi di co-progettazione attraverso iniziative di innovazione sociale, candidando l’immobile costituito dallo intero fabbricato in Trani con accesso da Via Mario Pagano n.78 e Via S. Agostino n.2, composto da piano terra e due piani superiori, da concedere in comodato gratuito.

Tre, se si era in grado di reperire risorse finanziarie per ristrutturare l’immobile, non si capisce perché non poteva essere fatto per scopi storico-culturali-museali.

Trattasi di immobile, a prescindere dal suo valore storico-culturale, non idoneo ad essere destinato alle finalità del bando regionale per il quale era necessario eseguire opere di straordinaria manutenzione per un importo di euro 201.064,35, secondo il progetto complessivo di fattibilità economico tecnica. Con delibera di giunta n.125 del 23.12.2024, il budget messo a disposizione del Comune di Trani concerneva le opere di straordinaria manutenzione del solo piano terra per complessivi euro 67.728,03 ed è solo per tale esecuzione parziale dei lavori che è stato approvato il progetto esecutivo con determina n.778 del 13.06.2025.
L’immobile era stato candidato al progetto per intero e, quindi, il solo piano terra non è sufficiente a soddisfare i requisiti del bando e del progetto.
Chiediamo che vengano revocati immediatamente gli atti di un progetto incompleto ed incompatibile
con la particolare destinazione intrinseca dell’immobile.

Avv. Alessandro Moscatelli
Movimento Civico Articolo 97 – Trani

 

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