11/05/2025
La sede provinciale dell’Archivio di Stato della BAT è stata istituita in due uffici, uno a Trani ed uno a Barletta, con decreto del Ministro della Cultura n.89 del 28.03.2025.
Questa sede bicefala è stata istituita in contrasto con l’art. 4 della legge 11 giugno 2004 n.148 che, in funzione della policentricità della sesta provincia pugliese, prevedeva di dislocare gli uffici periferici dello stato tenendo conto delle vocazioni territoriali delle singole città, espressamente individuate e sancite dall’art.1 dello Statuto della Provincia Barletta – Andria - Trani, in cui la città di Trani costituiva il “polo giuridico-finanziario-culturale-scientifico e turistico”.
D’altronde, nel 2008 era stato concluso il procedimento che aveva assegnato a Trani la sede provinciale dell’Archivio di Stato.
Le determinazioni irrituali, che hanno visto interferire con le decisioni politiche già assunte, soggetti che dal 2021 hanno tentato di dirottare ad altra città l’Archivio di Stato, hanno portato il Consiglio Comunale di Trani a deliberare, in data 21.04.2022, all’unanimità e coerentemente alle azioni poste in essere dal comitato, un indirizzo politico univoco con cui si invitava il Sindaco di Trani ad adoperarsi al fine di istituire la Sede dell’Archivio di Stato della provincia Barletta-Andria-Trani nella città di Trani, già Sede di Sezione Provinciale di Archivio di Stato ubicata presso Palazzo Valenzano, conferendo ogni più ampio mandato a riguardo.
La volontà manifestata dal Sindaco di Trani, mediante la sottoscrizione della petizione del Comitato inviata al Ministero lo scorso mese di gennaio, ha platealmente sconfessato la disponibilità manifestata dall’assessore Carlo Laurora di cedere a Barletta l’Archivio di Stato nella conferenza provinciale del 20.06.2024. Coerenza avrebbe voluto le dimissioni dell’assessore che, invece, è rimasto al suo posto.
Il comitato in data 09.05.2025, nell’inerzia del Sindaco e dell’amministrazione comunale, ha inviato una diffida formale al Ministro della Cultura ed al Presidente del Consiglio dei Ministri, inviata per conoscenza allo stesso Sindaco di Trani, chiedendo l’annullamento del decreto ministeriale in autotutela per le ragioni innanzi evidenziate.
Poiché si avvicina il termine di scadenza, il Comitato pro Archivio di Stato a Trani, non avendo la legittimazione ad agire in sede giudiziaria, ha anche richiesto al Sindaco di Trani di procedere alla impugnazione dinanzi al TAR del decreto ministeriale anzidetto.
E’ arrivato il momento di dimostrare se tutta l’attività svolta, compresa la sottoscrizione dell’ultima petizione da parte del Sindaco di Trani, sia stata effetto di una reale volontà di salvaguardare l’antica e prestigiosa istituzione dell’Archivio di Stato ovvero sia stata solo una fiction ben interpretata dalla amministrazione comunale di fronte a quest’ultimo mezzo scippo perpetrato dopo la istituzione a Barletta dell’Ufficio Scolastico Provinciale della BAT.
Comitato pro Archivio di Stato a Trani